Elsword: recensione del gioco e opinioni sulla community italiana

Elsword (엘소드) è un videogioco MMORPG in stile manga con grafica 3D a scorrimento trasversale. Si classifica come fantasy picchiaduro ed è stato sviluppato dalla società sud-coreana KOG Studios, che lo rilasciò alla fine del 2007. È approdato in Europa nel 2011, grazie all’azienda Gameforge.

Iniziai a giocare a Elsword per caso, un paio di giorni dopo la sua uscita. Ricordo ancora che i personaggi giocabili erano solo cinque e che la grafica era a dir poco allucinante, ma ero annoiata e nonostante tutto il gioco mi sembrava piuttosto carino nella sua semplicità.
Ebbene, sono trascorsi sei anni da allora e – impegni universitari che per circa un anno mi hanno costretto a restare inattiva a parte – direi che posso definirmi ancora una assidua giocatrice di Elsword.
Vi rassicuro immediatamente dicendovi che la grafica è migliorata molto e che ora i personaggi giocabili sono ben dodici, ma ci vorrà qualche minuto in più per spiegarvi come mai questo gioco sia tanto longevo (altrimenti non avrei deciso di dedicarvi un articolo).

Elsword
si basa sostanzialmente su un sistema di dungeon (“labirinti” ai quali bisogna accedere attraverso una mappa e dove si affronteranno vari mob, fino a giungere al boss) e pvp (letteralmente: player versus player, quindi match fra due giocatori o più che comporteranno vittorie e sconfitte che andranno a determinare il rank del personaggio). A queste due modalità base si aggiungono:

  1. le stanze di allenamento (simili ai pvp ma che non comportano modificazioni del rank);

  2. i campi (punti di raccordo fra città, dove sarà possibile sconfiggere alcuni mob e occasionalmente il boss del campo);

  3. i dungeon segreti (dungeon decisamente più impegnativi di quelli standard);

  4. raid (stanze occasionali dove potrà accedere un illimitato numero di giocatori, con l’obbiettivo di sconfiggere un determinato boss);

  5. lo Spazio-Tempo di Henir (dungeon in cui si affronta un boss per ogni stanza);

  6. l’Isola di Ereda (che consiste in un match fra due squadre nel quale ciascuna di esse parte dall’estremità di una mappa; la squadra che per prima riesce a raggiungere la torre avversaria e distruggerla vince);

  7. Portale dell’Oscurità (stanza che viene aperta alla fine di alcuni dungeon; per uscirne vittoriosi si dovrà distruggere il portale).

Periodicamente vi sono anche degli eventi.

Alla lunga alcuni potrebbero stufarsi delle modalità di gioco, che per quanto variegate sono spesso molto simili fra loro, ma Elsword non consiste solo in questo.

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Innanzitutto i dungeon si possono affrontare con gli amici (per un massimo di quattro giocatori), e poi si può fondare una gilda e divenirne il capo, o entrare a far parte di una già esistente.
E i personaggi? Sono probabilmente il maggiore punto di forza del gioco (insieme al doppiaggio – con voci del calibro di Emanuela Pacotto –, al comparto audio e alla diversità nelle ambientazioni e nei mob).
Ogni personaggio ha uno stile di combattimento differente, perciò diverse combo e skill originali. Ogni personaggio, inoltre, dispone di un sistema di classaggio, ovvero si può “evolvere”, per così dire. In sintesi, al raggiungimento del livello 15 si dovrà scegliere un classaggio (o “job”), quindi bisognerà completare alcune quest e solo allora il personaggio potrà definirsi “classato”. Al raggiungimento del livello 35 seguirà un altro classaggio con altrettante quest, per poi arrivare alla trascendenza una volta giunti al livello 70.
Solitamente si può scegliere fra tre classaggi differenti, che porteranno il personaggio a evolvere il suo stile di combattimento con l’acquisizione di nuove armi o capacità.
Questo, ad esempio, è uno dei tre classaggi di Elsword disponibili:

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Scegliere il vostro personaggio e il suo classaggio, oltre alle skill, all’equipaggiamento più adatto e agli attributi con cui incantare la sua arma, non sarà così facile come sembra, ma non temete: appena inizierete il gioco vi sarà un tutorial, potrete consultare una guida e potrete creare più personaggi per ogni account (attualmente se ne possono creare più di una decina, senza eccedere il numero di quattro al giorno).

Passerò ora a elencare e descrivere brevemente ogni personaggio:

  1. Elsword: uno spadaccino; il suo personaggio è uno dei più facili da utilizzare, quindi è ottimo per i principianti;

  2. Elesis: sorella di Elsword, anche lei spadaccina;

  3. Aisha: fan del mahou shoujo, unitevi! Aisha è una maga/streghetta;

  4. Rena: un’elfa che utilizza calci, arco e frecce;

  5. Raven: un mercenario che utilizza la spada e la mano Nasod (cioè una mano robotica);

  6. Eve: una sorta di androide, Regina dei Nasod, che utilizza dei gravitoni e la tecnologia robotica come armi;

  7. Chung: un ragazzo che utilizza il bazooka;

  8. Ara: usa la lancia e i poteri della volpe Eun;

  9. Add: anche lui, come Eve, utilizza la tecnologia Nasod;

  10. LuCiel: l’ex sovrana del regno dei demoni e il suo aiutante (sì, due personaggi in uno!); Lu utilizza un guanto magico, mentre Ciel utilizza le gunblade;

  11. Rose: l’unica ad avere quattro classaggi, uno per ogni arma da fuoco che utilizza (revolver, pistole automatiche, moschetti, cannoni);

  12. Ain: un emissario che utilizza il pendolo (e che verrà definitivamente implementato nella versione europea il 13 giugno).

All’incirca ogni anno viene aggiunto un nuovo personaggio, e questo contribuisce a rendere sempre più variegato il gioco.

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Ci sono poi altre particolarità su cui non voglio soffermarmi troppo, come il matrimonio (purtroppo solo etero), gli avatar, i mestieri (dal livello 40 in poi si può scegliere tra fabbro, alchimista e cercatore di tesori), i pet e le cavalcature.

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Qui arriva la nota dolente: per essere un gioco scaricabile gratuitamente, Elsword merita sicuramente più della sufficienza, ma se si desidera una cavalcatura, un pet diverso dal Poru (che ci viene dato come ricompensa di una delle quest iniziali) o degli abiti carini si è costretti a shoppare. Oppure, per chi saggiamente non vuole spendere soldi reali, si può cercare di mettere da parte più ED possibili (la moneta virtuale del gioco, reperibile ogni qualvolta si uccidono mob o si completano quest) e tentare la fortuna nelle bacheche che si trovano nelle città (peccato che i prezzi delle bacheche siano elevatissimi e per mettere da parte così tanti ED ci si impiegano ere geologiche!)
Tuttavia si può giocare tranquillamente anche senza pet, cavalcature o avatar. Magari, se proprio volete fare un acquisto, vi consiglio la cavalcatura, che nei dungeon riduce moltissimo i danni inflitti dai boss.
Tirando le somme (e considerando anche un altro difetto di cui parlerò qui sotto), giungo a rivelare il mio giudizio.

Voto complessivo: ★★★★★★★☆☆☆

E la community italiana?

Eccolo qui, il difetto più grande di Elsword, o meglio dell’Elsword che gioco io, visto che – specifichiamo ancora una volta – stiamo parlando della community italiana.
Fino a un anno fa i giocatori erano parecchi, quindi si trovava facilmente un avversario per il pvp o un po’ di compagnia nei dungeon, ma di questi tempi è cosa molto rara.
Cos’è accaduto? Perché questa improvvisa moria?
Perché Elsword è un micro-cosmo, e come ogni mondo a sé ha la sua “catena alimentare”.
È iniziato da un numeroso gruppo di mentecatti che nelle chat dei pvp offendevano senza remore i loro avversari, che questi perdessero o vincessero (evviva il rosik!)
Capitava anche nel 2011, parlo per esperienza, ma andando avanti il clima è diventato più pesante, nocivo. Eppure bastava così poco! Bastava che chi di dovere si decidesse a disattivare la chat nei pvp (e bannare nel caso i mentecatti decidessero di insultare via chat appena finito il pvp o attraverso casella di posta), ma nessuno ha fatto niente.
I mentecatti sono aumentati e le persone più sensibili hanno smesso di fare pvp, se non addirittura di giocare. Poi gli stessi mentecatti se ne sono andati, alcuni perché erano lì solo per insultare, augurare il cancro all’avversario che lo aveva battuto o offendere chi aveva perso contro di loro, e dopo un po’, forse, si erano resi conto che non era più così divertente; altri perché, eliminati dalla circolazione i giocatori nella media, si erano ritrovati ad affrontare quelli più capaci; altri ancora perché ormai era diventato sempre più difficile trovare degli avversari in pvp.
Per farla breve, in almeno quattro pvp su cinque, che tu uscissi vincitore o vinto, venivi insultato (a me è capitato di essere insultata da un utente rinomato nella community… la mia colpa? Il mio personaggio era di circa venti livelli inferiore al suo e quindi gli era bastato colpirmi quattro o cinque volte per battermi. A dire il vero, poi, capitava di essere insultati anche in dungeon, nel mio caso, ad esempio, perché avevo evitato l’attacco di un boss che di conseguenza era andato a colpire un player che si trovava nel mio stesso gruppo).
Io stessa mi sono piegata a questi mentecatti, però mi andava bene così perché non mi era mai piaciuto particolarmente il pvp, ma adesso ho il dubbio che non mi piacesse proprio per colpa loro. Facevo pochissimi pvp perché avevo mal di stomaco per tutto il tempo del match, non provavo gioia o sollievo né nella vittoria né nella sconfitta perché sapevo che mi avrebbero insultato in qualsiasi caso e ci sarei rimasta male.
La community ha bisogno di essere ripopolata ora più che mai, ma da persone mature, da persone che conoscono il rispetto e che non danno per scontato il prossimo.
Ricordate, cari mentecatti, che quando dite cose brutte a un giocatore non state insultato un automa, ma una persona, una persona che è sicuramente più intelligente ed emotiva di voi, e se non riuscite a capire questo vi consiglio di imparare a stare al mondo il più presto possibile, perché per ora siete soltanto dei bimbi capricciosi ben lontani da una gioiosa possibilità di “classaggio”.

Se avete domande e curiosità, sentitevi liberi di commentare. Sarò felice di rispondervi!
Infine, se leggendo questo articolo vi è venuta voglia di giocare, potete scaricare Elsword qui.

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Pubblicato da nerdaholictxt

Nata a Genova nel 1994, sopravvissuta fino ad ora (nessuno sa come) e adesso linguista prossima alla laurea. Non ho ancora combinato nulla di buono in ventidue anni, ma sogno un futuro da scrittrice. Per ora guardo anime, qualche serie TV e costruisco altarini celebrativi dei miei personaggi preferiti. Debolezze: dolci e coniglietti.

2 Risposte a “Elsword: recensione del gioco e opinioni sulla community italiana”

  1. Carino questo articolo, ma hai ricevuto un compenso come hanno dichiarato alcuni youtuber per fare l’articolo, oppure lo hai scritto gratis? Perché quasi tutti i video di gente che non fa gameplay esclusivamente su Elsword che ho visto, erano video su commissione dell’azienda e di articoli su questo gioco su siti non dedicati esclusivamente o principalmente a giochi online non ne ho visti prima d’ora. Inoltre in genere viene massacrato letteralmente da qualunque recensione di siti noti… Non certo per la community, non penso neanche che abbiano approfondito o anche negli altri articoli a cui mi riferisco ne avrebbero parlato (in maniera negativa, come qui). Scusa se chiedo, ma ormai senza che la GF paghi, nessuno lo considera da anni.

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