Lo zodiaco nello zodiaco: una teoria su Juuni Taisen

L’adattamento animato di Juuni Taisen (十二大戦), in origine light novel scritta da Isin Nisio e illustrata da Nakamura Hikaru, ha debuttato lo scorso 3 ottobre grazie allo studio Graphinica, ed è tuttora corso.
La sinossi lo rende molto simile a un Hunger Game, dotato però di tutte le principali caratteristiche dell’animazione giapponese. Abbiamo dunque un gruppo di dodici persone, ognuna delle quali rappresenta un segno zodiacale cinese, costrette a sfidarsi in un violento survival ogni dodici anni.
In questa occasione il Juuni Taisen si svolge in città (magicamente svuotata di tutti i suoi abitanti), e i partecipanti devono provvedere a eliminarsi a vicenda finché ne resterà soltanto uno, auguratamente entro il tempo limite concesso loro dal blocco di veleno che hanno dovuto ingoiare prima dell’inizio dei giochi.

Come da titolo, questo mio articolo sarà un po’ diverso dal solito. Nessuna recensione. Provvederò, invece, a scandagliare i movimenti dei personaggi all’interno della storia, e in particolare l’ordine delle loro morti fino all’episodio 6 (perciò se non siete in pari e volete evitare spoiler vi conviene rimandare la lettura).
Era già stato ipotizzato da molti (qui), all’incirca dopo il terzo episodio, che la ending anticipasse l’ordine delle morti dei personaggi. Difatti, escludendo il Serpente – morto ancor prima dell’inizio del Juuni Taisen – i primi tre a comparire nella ending sono il Cinghiale (morta nel primo episodio), il Cane (morto nel secondo episodio) e il Gallo (morta nel terzo episodio).


Seguono poi la Scimmia, la Capra e il Cavallo, morti tutti nel sesto episodio ma comunque nello stesso identico ordine mostrato dalla ending. Anche se tendo a escluderlo, potrebbe essere una tattica per rendere più sorprendente il finale, magari non facendo vincere il Topo (l’ultimo a comparire), ma uno fra la Tigre, il Coniglio, il Bue o il Drago.
Tendo a escluderlo in quanto anche la prima – e più probabile – conclusione della mia teoria, basata non sulla ending, ma sui numeri, vede il Topo vincitore – ve ne è tuttavia una seconda che presenta un esito diverso e piuttosto inaspettato.
Vero è che Juuni Taisen si basa sullo zodiaco cinese, ma di oroscopi al mondo ne esistono tanti, primo fra tutti quello occidentale.
Nell’oroscopo occidentale ogni segno zodiacale prende il nome da una costellazione e appartiene a una casa, numerata da I a XII. L’Ariete appartiene alla prima casa, il Toro alla seconda, i Gemelli alla terza, il Cancro alla quarta e così via (Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario), fino a giungere all’ultima casa, la dodicesima, cui appartiene il segno dei Pesci.

Analizzando l’ordine delle morti, come già detto il Cinghiale è stata la prima. Volete sapere quando è nata? Il 4 aprile, per cui il suo segno zodiacale occidentale è l’Ariete e la sua casa è la prima.
Il Cane è morto per secondo. È nato il 5 maggio, Toro, perciò seconda casa.
Il Gallo è morta per terza. È nata il 6 giugno, Gemelli, terza casa.
La Scimmia è morta per quarta. È nata il 7 luglio, Cancro, quarta casa.
All’improvviso diventa facile indovinare il compleanno della Capra, la quinta vittima, nato ad agosto. L’8 agosto, in quanto non sono solo i mesi a susseguirsi, ma anche i numeri (4, 5, 6, 7, 8…). Insomma, la sequenza delle morti dei personaggi è basata sull’ordine dei loro segni zodiacali occidentali (perciò del loro compleanno).
L’ultimo segno dello zodiaco occidentale sono i Pesci, e il Topo – guarda caso – è nato il 3 marzo. Quindi – molto probabilmente – il Bue è nato il 2 febbraio e la Tigre il primo gennaio, mentre il Coniglio il 12 dicembre, il Drago l’11 novembre, il Serpente il 10 ottobre (anche se il suo compleanno non è stato dichiarato, in quanto essere morto prima dell’inizio del survival lo rende irrilevante) e il Cavallo il 9 settembre.
Ora, se la sequenza è proprio quella dello zodiaco occidentale, il Topo potrebbe essere davvero il vincitore, altrimenti che sia anche questa una tattica? E se in realtà dopo il 12 del Coniglio siano da considerare solo i numeri, nel loro aspetto più intrinseco? In questo caso, considerando le date di nascita, ci stanno comunicando un podio: 1. (gennaio) la Tigre; 2. (febbraio) il Bue; 3. (marzo) il Topo.
Una piccola curiosità (nella speranza che non si tratti di una coincidenza): sommando le date di nascita degli ormai palesi finalisti  (1/1, 2/2, 3/3) otteniamo proprio il numero 12, ovvero quello dei partecipanti e degli anni che separano ogni Juuni Taisen.
A questo punto sono sicura al 90% che il Topo sia destinato a vincere, ma vi è comunque un buon 10% di possibilità che la ending si riveli essere davvero una macchinazione degli sceneggiatori per nascondere la vera vincitrice, cioè la Tigre.

La mia teoria si conclude qui, ma vorrei comunque riservarmi uno spazio per sottolineare questo aspetto dello zodiaco nello zodiaco, elemento che attesta un lavoro piuttosto complesso dietro un’opera che a molti potrebbe apparire banale (o davanti a cui molti avranno sicuramente storto il naso a causa dei numerosi spoiler nella ending e nei titoli degli episodi).
Non sono un esperta di segni zodiacali, ma conosco molto bene il mio (Cancro), rispecchiandone praticamente tutte le caratteristiche, e devo dire che la Scimmia, essendo presentata subito come fervente pacifista, è stata concepita in modo da mostrare il lato più sensibile e riflessivo del Cancro; il suo background, inoltre, rispecchia alcune delle caratteristiche della quarta casa, ovvero il focolare (viene spesso mostrata a casa) ma anche la fine delle illusioni (l’aver avanzato propositi di pace che hanno finito per scatenare una ribellione). Anche nei rapporti fra i personaggi, in effetti, si possono scorgere le compatibilità più famose dello zodiaco occidentale: vedasi, ad esempio, l’inimicizia del Cinghiale verso la Scimmia (è risaputo che Cancro e Ariete sono altamente compatibili… e personalmente non posso che confermare), e anche nel caso del Cinghiale, visto che l’abbiamo citata, è interessante vedere che la prima casa rappresenta il libero arbitrio dell’individuo e il suo modo di esprimere e manifestare autonomia (inizialmente il Cinghiale era il burattino del padre, poi ha deciso di esprimersi attraverso la vendetta). La sua casa rappresenta inoltre il modo che l’io ha di vedere se stesso (in questo caso il ritenersi molto più forte degli altri e finire quindi per sottovalutare con arroganza i propri avversari).
Un ultimo esempio può riguardare la Capra. La quinta casa è sì quella dell’erotismo, ma si concentra anche sulla procreazione e l’educazione dei figli; in effetti il turbolento background del personaggio si concentra in parte anche sul rapporto di affetto fra nonno e nipote, così puro e sincero che il vecchio ha deciso di prendere il posto della bambina al Juuni Taisen.

Pubblicato da nerdaholictxt

Nata a Genova nel 1994, sopravvissuta fino ad ora (nessuno sa come) e adesso linguista prossima alla laurea. Non ho ancora combinato nulla di buono in ventidue anni, ma sogno un futuro da scrittrice. Per ora guardo anime, qualche serie TV e costruisco altarini celebrativi dei miei personaggi preferiti. Debolezze: dolci e coniglietti.

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