Recensione figure Umi Yukata ver. 1/7, prodotta da Alter

Finalmente è giunto il giorno in cui recensirò una figure di un personaggio diverso da Nozomi!
Restiamo comunque nell’universo di Love Live School idol festival (ラブライブ!スクールアイドルフェスティバル), in quanto anche questa figure, come molte altre già rilasciate o in preordine, deriva da una carta della popolare app per cellulare.
Ho preordinato questa figure a novembre, ma l’attesa è stata più lunga del previsto, in quanto si trova al sicuro nella mia piccola e adorata bacheca soltanto dall’altro ieri.
Ebbene sì, perché Umi Yukata (o Umi versione settembre, per i più pignoli) doveva essere rilasciata da casa Alter a febbraio, poi rimandata a marzo, aprile e così via fino ad agosto, quando è stata finalmente spedita ai poveretti che come me avevano piazzato il preorder già negli ultimi mesi dello scorso anno (pensare che avevo citato questa figure addirittura nell’articolo dedicato a Nozomi China, risalente al mese di ottobre).

Umi versione Yukata, prodotta da Alter (scultore: sai; colore: Ayabe Ichirou) è, come già detto, la trasposizione tridimensionale di una delle prime carte ultra rare, decisamente simile all’originale, per cui un bell’acquisto per tutti gli appassionati e per i nostalgici veterani dell’app di SIF.
Nel complesso, devo dire che questa figure non ha deluso le mie aspettative, anche se ci sono alcuni aspetti che – volenti o nolenti – influenzano il mio giudizio (possedendo Nozomi China è stato inevitabile per me fare qualche paragone, da cui questa Umi è sempre uscita sconfitta).
Appena l’ho vista dal vivo devo ammettere che mi sono focalizzata soprattutto sul pallore eccessivo della pelle, che contrasta in modo piuttosto evidente con il blu bello e intenso dei capelli. Oltre a questo, la figure presenta numerosi parti che, essendo sottili, sono davvero troppo morbide al tocco (vedasi fiocchi e ventaglio), il che la rende sicuramente più realistica, ma anche paurosamente fragile, senza contare poi che la postura e le scarpe la rendono leggermente instabile e traballante sul suo piedistallo, decisamente troppo ingombrante (a tal proposito avrei preferito che le gambe fossero meno divaricate così da rendere la base più piccola e che i creatori avessero speso qualche energia in più per un collegamento più saldo fra questa e i piedi della figure). Infine, l’idea del microfono che si può togliere e aggiungere a proprio piacimento dona una piacevole duplicità alla figure, ma devo ammettere che pur di non dovermi destreggiare – con tanto di isterismi – affinché il filo del microfono si incastrasse fra le mani e corrispondesse bene o male al prototipo originale, avrei preferito trovarlo già incorporato alla creazione.
Passerò ora a elencare i pregi di questa piccola e colorata scultura, che fortunatamente sono ben più numerosi dei difetti.
La figure presenta, innanzitutto, un dinamismo ridotto che evidenzia i particolari della veste e le ben realizzate forme del corpo (a parer mio, la staticità l’avrebbe resa monotona, mentre un movimento troppo concitato l’avrebbe appesantita eccessivamente). Il viso è molto bello, soprattutto per il colore brillante dell’occhio e il sorriso, che pur essendo evidente rimane discreto e molto dolce, rispecchiando la personalità del chara.
Come ho già detto, la realizzazione anatomica è molto buona (ho notato che attraverso le calze si vedono addirittura i malleoli, insomma).
I colori sono semplici e molto eleganti, forse avrei preferito un azzurro leggermente più intenso per la veste, ma a consolarmi ci sono quello metallico del microfono, il blu dei capelli e il contrasto fra quest’ultimo e il giallo-arancio del fiore, che richiama sapientemente la luminosità dell’occhio.
La base è come sempre molto semplice, quasi minimal, ma proprio per questo la apprezzo molto di più rispetto a quelle appariscenti e pertanto meno eleganti.
L’ultimo aspetto positivo – ma questo è soggettivo – è che per questa bellezza, acquistata su http://www.amiami.com, ho speso soltanto 16.190 yen (14.300 yen + s.s. 1.890 yen con SAL Small Packet Registered), quindi circa 125 euro (diciamo pure 120, visto che mi sono potuta permettere perfino un piccolo sconto grazie a degli acquisti precedenti). E 120 euro sono rimasti, visto che stranamente e fortunatamente, per una volta, ho evitato la dogana.
In conclusione, nonostante i difetti elencati all’inizio dell’articolo, che hanno impedito a questa figure di posizionarsi su un piano superiore o per lo meno allo stesso di quello occupato da Nozomi China, sono comunque molto contenta di questo acquisto.
E ora non mi resta altro che lasciarvi un po’ di foto~

Pubblicato da nerdaholictxt

Nata a Genova nel 1994, sopravvissuta fino ad ora (nessuno sa come) e adesso linguista prossima alla laurea. Non ho ancora combinato nulla di buono in ventidue anni, ma sogno un futuro da scrittrice. Per ora guardo anime, qualche serie TV e costruisco altarini celebrativi dei miei personaggi preferiti. Debolezze: dolci e coniglietti.

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